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03/02/2017

C'è chi lo chiama destino, altri tabú e altri ancora semplici coincidenze. Comunque vogliate chiamarlo, Dinamica-Casalserugo è una di queste. I giovani della seconda hanno un importante fardello sulle spalle: dimostrare che il gioco lucido e aggressivo della partita precedente non è stato un caso. E l'hanno fatto, in un modo o nell'altro...
Pronti... via! I primi due set sono bellissimi. Sono un trionfo di diagonali ed aces. La ricezione va... eccome se va. Si rivede la grinta negli occhi e i risultati la rispecchiano: 25-18 il primo, 25-20 il secondo. 
Ma la favola finisce lì. Il terzo set si soffre: gli avversari sembrano dei cloni molto più performanti di prima. I loro reparti di servizio e ricezione crescono in maniera inversamente proporzionale ai nostri. Il set si chiude 16-25.
Del quarto parziale non c'è molto da raccontare. Meglio stendere un velo pietoso e passare al seguente 12-25.
Nel tie break c'è una reazione: la squadra ci crede. Ma qualcosa nel terzo set si è inceppato e non gira più. Anche l'ultimo set se ne va 8-15.
Non voglio però chiudere questo articolo in modo così negativo. Gli avversari erano più forti, nessuno può negarlo. Aver sottratto un punto alla terza squadra in classifica non è cosa da poco. Certo, questa è una sconfitta che fa male... perché è una partita già vista. 
Ora, però, dobbiamo archiviarla e ripartire dai primi due set perché lì erano gli avversari ad avere paura!